Come si rimuove lo smalto semipermanente
Per poter avere delle unghie perfette a lungo tempo, è possibile ricorrere allo smalto semipermanente. Questo è uno smalto molto particolare, che va applicato soltanto dall’estetista, e che permette di avere un risultato impeccabile per la durata di tre-quattro settimane. Tuttavia, quando le unghie iniziano a crescere, per poter sistemare lo smalto è necessario prima rimuoverlo: vediamo dunque che è possibile rimuovere lo smalto semipermanente dall’estetista.
Come si rimuove lo smalto semipermanente?
La rimozione dello smalto semipermanente non è troppo diverso da quella dello smalto classico. Infatti, è necessaria una particolare sostanza, detta remover, per eliminarlo definitivamente.
Per rimuovere lo smalto semipermanente è necessario proseguire dei semplici step, che non è possibile svolgere da sole. Questo perché lo smalto semipermanente comporta l’utilizzo di sostanze che, se trattate in modo ingenuo, possono risultare altamente nocive. Per prima cosa, l’unghia va limata leggermente, per eliminare lo strato superficiale che funge da lucidante. In questo modo, il remover penetrerà a fondo nello smalto, rimuovendolo più velocemente. Dopodiché, si posiziona un batuffolo di cotone imbevuto di remover (una sostanza simile all’acetone ma che permette di rimuovere lo smalto semipermanente) sull’unghia, chiusa poi con della stagnola. Esistono in commercio delle stagnole professionali contenenti già un dischetto di cotone, come i Remover Wraps di Estrosa. Questi strumenti sono preferibili, in quanto permettono di non perdere parti del cotone incollandole allo smalto e limitando la riuscita della rimozione.
Dopo aver fatto agire il remover per alcuni minuti, solitamente 10 o 15, si potrà passare alla rimozione effettiva dello smalto. Il remover ridurrà lo smalto semipermanente ad una specie di pellicola, sollevabile attraverso degli appositi strumenti in acciaio, la cui forma ergonomica permette di infilarsi tra l’unghia e lo smalto sollevandolo. Stando attenti a non graffiare l’unghia stessa, lo strumento di rimozione andrà utilizzato a partire dalla base dell’unghia per stendersi verso l’esterno.
Lo smalto semipermanente è pericoloso?
Lo smalto semipermanente è fatto di due sostanze sbiancanti, l’idrochinone e l’idrochinone monometiletere, che sono altamente tossiche. Sono, infatti, inserite nell’elenco dell’Unione Europea delle sostanze pericolose per la salute. Tuttavia, in certe proporzioni e con determinati accorgimenti, i professionisti dell’estetica possiedono i permessi per poterli utilizzare. Inoltre, la luce UV necessaria per asciugare lo smalto semipermanente sul lungo periodo aumenta il rischio di avere un cancro alla pelle.
Tuttavia, lo smalto semipermanente non rovina le unghie come solitamente si crede. Infatti, è formato da un ricompattatore alla cheratina, una sostanza naturale di cui è composta l’unghia e molte parti del nostro corpo, come ad esempio i capelli. Una carenza di cheratina, porta a unghie fragili e che si spezzano facilmente. Aumentare la cheratina, quindi, non solo protegge l’unghia ma permette di rinforzarla enormemente.
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