
Cos’è il balayage californiano e quale tonalità scegliere
Il balayage è una categoria di colorazione che letteralmente significa, dal francese, “spazzare”. Infatti, il metodo di schiaritura per attuare il balayage prevede l’applicazione della sostanza a mano libera, senza stagnola su ciocche sottili di capelli. Il risultato è un effetto “baciato dal sole” molto di tendenza negli ultimi anni. Da questa tecnica è nato il balayage californiano, brevettato da Dessange nel 1983 e che porta la schiaritura non su tutta la chioma ma prevalentemente sulle punte, mantenendo la radice dei capelli più scura. L’effetto è molto naturale, e permette di evitare i ritocchi della ricrescita perché rimarrà già del colore naturale. Anzi: il bello di questa tecnica è che più passa il tempo e più sembra naturale, proprio perché la ricrescita non sarà nettamente separata dalla schiaritura ma avrà delle sfumature molto realistiche. Ovviamente, le radici rimangono scure se possediamo dei capelli castani o neri: in caso di capelli biondi, invece, il balayage californiano sarà
Quale colore scegliere per il balayage californiano?
In base al colore di base dei propri capelli, quindi, ci saranno diverse opzioni di colore per il proprio balayage californiano. Infatti, anche se l’effetto è quello di una schiaritura e non di una colorazione, si possono raggiungere comunque diverse tonalità di sfumatura, a seconda del proprio colore di partenza.
Nel caso più classico di balayage californiano, ovvero con i capelli castani, è possibile ottenere diverse nuance di sfumatura, dal color miele all’ambrato, ottimo anche per i capelli rossi. In caso di capelli molto scuri o neri, invece, meglio scegliere delle schiariture al massimo di 3 toni, magari lievemente tendenti al rame o alla nocciola, oppure color caffè, cioccolato o cognac.
Con i capelli biondi è possibile scegliere se schiarire ulteriormente i capelli, con sfumature bianche o color platino, oppure scurire i riflessi della chioma con nuance malto, sabbia, caramello. Per chi vuole osare con un balayage californiano che faccia la differenza, è possibile utilizzare il grigio e l’argento, che creano un bel contrasto e che è molto di tendenza nell’ultimo periodo.
Qual è la differenza tra balayage californiano e shatush?
L’effetto del balayage californiano somiglia molto a quello dello shatush, con le punte schiarite e il resto del capello mantenuto del colore naturale. La tecnica per applicare lo shatush, però, è molto diversa: i capelli vengono infatti cotonati e, subito dopo, decolorati con una tecnica di applicazione a mano libera direttamente sulla cotonatura. Il risultato è il medesimo, ma lo shatush implica, dopo la cotonatura, anche la rimessa in piega dei capelli dopo essere stati cotonati, un passaggio fondamentale ma lungo e fastidioso. I capelli cotonati, infatti, tendono facilmente ad annodarsi ed è richiesta una buona manualità per sistemare il tutto senza provocarsi dolore. Nel balayage, invece, tutto questo non accade: i capelli vengono divisi in ciocche, decolorate a mano libera e poi lasciate in posa senza bisogno di ricorrere né alla cotonatura né alla stagnola. Per cui, se potete scegliere, preferite il balayage allo shatush.
Balayage californiano: quanto costa?
I saloni esperti in balayage californiano non sono ancora molti in Italia, perché è una tecnica approdata nel Bel Paese da pochi anni. È più facile trovare saloni esperti nel balayage classico, che solitamente costa intorno ai 70€. Per trovare saloni specializzati anche nel balayage californiano, si consiglia di guardare sugli appositi siti dove si possono ricercare i saloni in base ai trattamenti che effettuano, proprio come Uala. Il prezzo medio per un balayage californiano è leggermente superiore a quello classico, proprio per la sua iper-specializzazione, aggirandosi intorno ai 100€.
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