
Effetti luce: quali scegliere?
Che si abbiano i capelli chiari o scuri, ogni colore può essere ravvivato dagli effetti luce su tutta la capigliatura. Esistono numerose tecniche per ottenere degli splendidi effetti luce, tutte fatte a mano libera, e hanno il pregio di mascherare la ricrescita, permettendo di liberarvi dalle tinte. Infatti, gli effetti luce possono essere rinnovati una volta ogni due o tre mesi.
In un mondo hairstylist pieno di effetti luce diverse, come facciamo a capire quale sia il più adatto al caso nostro? Elenchiamoli brevemente, per fare chiarezza.
I grandi classici: colpi di sole e mechesz
Prima di tutto, è bene partire dai primi effetti luce che siano mai stati creati: colpi di luce e meches. Dall’applicazione molto simile, hanno un effetto molto differente: i colpi di sole sono dei riflessi che mimano i chiaroscuri naturali della luce solare, mentre le meches creano un contrasto molto forte tra la base naturale e il capello schiarito.
Entrambe tecniche di decolorazione, le meches hanno anche una successiva fase di tintura delle ciocche, solitamente più spesse di quelle che vengono scelte nei colpi di sole.
I colpi di sole e le meches sono ottimi su una capigliatura liscia, meglio se corti o di media lunghezza, perché permettono di ravvivare una pettinatura altrimenti rigida e poco fluente.
Lo shatush e il balayage
Colpi di sole e meches sono stati gradualmente rimpiazzati da tecniche di decolorazione che rendono gli effetti luce più naturali: lo shatush e il balayage.
Entrambi metodi molto simili nel risultato, cambia di molto il metodo di applicazione. Infatti, lo shatush prevede una prima fase di cotonatura dei capelli, seguita dalla fase di spennellatura del decolorante sugli stessi, applicata a mano libera. Nel caso del balayage, invece, le ciocche non vengono decolorate, ma scelte in partenza e suddivise in parti, colorate poi con striature fatte sempre a mano libera.
Come detto prima, il risultato non varia di molto: entrambe le decolorazioni portano la chioma ad avere un delizioso effetto “bruciato dal sole”, come quando passato molto tempo in spiaggia e i vostri capelli si schiariscono in modo irregolare.
La tendenza vede shatush e balayage applicati sui capelli lunghi e mossi, le cui onde permettono di donare agli effetti luce un risultato davvero naturale, morbido e corposo.
Il failyage
Dall’America arriva la tecnica che prende spunto dal balayage e si espande su tutta la chioma: il failyage.
Anziché limitarsi a dei riflessi di luce vibrante su alcune ciocche di capelli, come avviene nel balayage, nel failyage tutta la capigliatura si illumina in modo naturale, per ottenere sempre una schiaritura “solare”.
Mentre il balayage andava a decolorare piccole ciocche, il failyage si adagia su larghi mazzi di capelli a partire da metà capelli per proseguire su tutta la lunghezza.
La tecnica richiama quella dello shatush, ma prevede una doppia stesura di colore anziché una sola, risultando così più naturale e meno contrastante nei toni.
Ottimo sui capelli castani, è anche adatta a chi li ha biondo scuro. Anche i capelli più chiari possono beneficiare di questa tecnica, se contrastati con un biondo cenere o platino che fa l’effetto di un colore che gradualmente si accende verso le punte.
Un vantaggio di fare il failyage è che non si affievolisce con i lavaggi, anzi: si intensifica, prendendo ancora più luminosità.
Splashlight
Letteralmente “flash di luce”, lo splashlight ha lo stesso effetto del failyage, solo che sotto-sopra: a schiarirsi di più non solo le punte, ma le radici.
È un effetto luce molto audace, che crea un risultato double colour con un contrasto chiaro-scuro molto forte. Evidenzia il contorno viso, il taglio e accende le carnagioni più scure. Come una bomba di colore lanciata sulla parte centrale della chioma, lo splashlight viene scelto da chi vuole risaltare rispetto agli altri, e viene prediletto da chi ha i capelli lunghi o di media lunghezza.
L’ombré
Se si desidera un effetto molto simile a quello dello splashlight, ma meno contrastato e che sfumi meglio verso le punte più scure, allora l’ombré è la tecnica che fa per voi.
Come con lo shatush, i capelli vengono cotonati, ma stavolta alle radici. In una seconda fase, poi, si passerà il decolorante procedendo circolarmente fino a scendere a metà della lunghezza.
Essendo una tecnica che vuole spezzare una lunghezza eccessiva, l’ombré non si sposa bene sui capelli corti, con lieve eccezione per i capelli medi. Ideale invece per i capelli lunghi, meglio se mossi o lisci. Nel caso di capigliature ricce, ma con un riccio ampio e ben definito, potrete concedervi il vostro ombré, mentre è sconsigliato per capelli con ricci piccoli e crespi, in stile afro.
Con un effetto di shatush sotto-sopra, in realtà l’ombré è molto più naturale e luminoso.
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