
Stiratura capelli: quale tipo scegliere?
I capelli lisci sono un trend che non passerà mai di moda. Spopolati negli anni della moda pop-punk capitanati dai capelli lunghi e ultralisci di Avril Lavigne, i capelli lisci sono ancora la piega più scelta dalle donne, con l’aggiunta di qualche morbida onda negli ultimi anni. I metodi per stirare i capelli sono molteplici, e spesso non è facile scegliere quello più efficace per noi. È importante infatti tenere conto di tanti fattori, dall’umidità atmosferica fino alle attività fisiche che facciamo durante la giornata, per decidere se preferire una stiratura semplice con spazzola e phon o con la piastra, oppure optare per una radicale lisciatura permanente.
Stiratura capelli non permanente
Prima di tutto, i metodi classici di stiratura dei capelli: stiratura con phon e spazzola e stiratura con piastra. Entrambe le tecniche hanno il pregio di poter essere svolte con facilità a casa propria, ma hanno un difetto importante: sono temporanee, e se c’è molta umidità nell’aria i capelli si arricceranno in poche ore. Per un effetto più duraturo, della durata di qualche giorno, potete invece optare per delle maschere liscianti.
Stiratura capelli con phon e spazzola
Utilizzando una spazzola tonda e un phon, è possibile lisciare i propri capelli in modo efficace. Il vantaggio di questa stiratura è che non rovina troppo il capello, a patto di utilizzare il phon alla giusta temperatura e distanza dalla spazzola. Lo svantaggio è senz’altro la manualità necessaria per ottenere l’effetto sperato, e la pazienza di phonare i capelli a piccole ciocche dopo aver asciugato i capelli. Come fare? Bisogna anzitutto dividere la chioma in sezioni, prendere ciocche non troppo spesse, avvolgerle nella spazzola tonda della dimensione giusta per voi (come vedremo tra poco) e, mentre si scalda la ciocca con il phon, tirare verso il basso la spazzola, ottenendo un effetto liscio molto naturale e non troppo rigido. Come si sarà intuito, ci vuole una buona manualità e una discreta quantità di tempo per fare una piega liscia col phon. Non fatevi ingannare dalla velocità con cui il vostro parrucchiere di fiducia tira i vostri capelli con la spazzola: dalla sua ha un’esperienza molto più ampia e un punto di vista diverso (riesce a vedervi tutta la capigliatura con un colpo d’occhio).
Quale spazzola usare? Le spazzole più adeguate a stirare i capelli con il phon sono quelle tonde, che variano di diametro in base alla lunghezza del capello che vogliamo stirare. Per chi ha i capelli molto lunghi, infatti, è indicato utilizzare una spazzola a diametro largo e magari con molte setole dalla punta arrotondata, per non rovinare il capello. Per le medie lunghezze, invece, una spazzola dal diametro medio è l’ideale, perché trattiene efficacemente i capelli e riesce a tirarli durante la phonatura. Per i capelli corti e la frangia, invece, conviene utilizzare spazzole con diametro piccolo, più maneggevoli e adatte alla lunghezza del capello. Le spazzole tonde ideali per la stiratura, inoltre, sono quelle con il centro in acciaio o ceramica, che trattengono il calore del phon e si comportano da piastra naturale, permettendovi di limitare la temperatura del phon e di non rovinare il capello, velocizzando inoltre la procedura della stiratura. Prima di iniziare a tirare i capelli, è tuttavia preferibile munirsi di spazzola piatta a setole larghe, grandi, medie o piccole in base alla lunghezza del capello, per sciogliere i nodi e predisporre per bene le ciocche che si desidera tirare.
Stiratura con piastra
Se avete poco tempo o avete poca manualità con spazzola e phon, potete sempre optare per la piastra: uno strumento indispensabile per ogni donna. Il vantaggio di utilizzare la piastra, oltre alla velocità e alla facilità di utilizzo, è anche dato dal fatto di ottenere un risultato spesso migliore rispetto alla stiratura con phon fai da te, proprio perché permette al capello di essere stirato anche senza un’eccessiva manualità da parte nostra. Il problema è che non è possibile utilizzare la piastra molto spesso o, almeno, non è consigliabile: il calore così intenso secca e rovina il capello, rendendolo ancora più crespo e difficile da lisciare. Anche in questo caso dovrete suddividere la capigliatura in sezioni e passare la piastra su tutta la lunghezza delle ciocche, ovviamente dopo averla fatta scaldare alla giusta temperatura. Più i vostri capelli sono crespi, più alta è consigliabile la temperatura della piastra. Per evitare di rovinare i capelli con la piastra, la soluzione è data da oli e creme idratanti che permettano al capello di rimanere sempre sano e lucente. Se utilizzate quotidianamente la piastra, è consigliabile applicare una maschera per capelli almeno una volta a settimana. Inoltre, esistono piastre che riducono molto il danno provocato ai capelli, come quelle in ceramica.
Quale piastra scegliere in base alla nostra capigliatura?
Mentre per le spazzole è indicato guardare la lunghezza del capello, nel caso della piastra l’ideale è sempre utilizzare quella più sottile, a patto di stirare ciocche piccole e poco corpose anziché mazzi spessi di capelli. La piastra sottile garantisce una precisione e una stiratura migliore e più duratura. Evitate le piastre con i pettini integrati, che rischiano di grattare il capello e di favorire, paradossalmente, i nodi. Se proprio desiderate integrare la spazzola alla piastra, esistono piastre apposite con la forma di una spazzola tonda, ma che possono essere utilizzate senza phon perché hanno una piastra rovente al loro centro. Un prodotto utile per piastrare i capelli in modo duraturo è la piastra che utilizza la cheratina, una proteina lisciante, come quella di Remington S8590 Keratin Therapy Pro, che non rovina i capelli ma, anzi, li ripara e li protegge, mantenendo la piega più a lungo.
Stiratura con maschere liscianti
Se volete i capelli lisci e perfetti tutti i giorni ma temete di rovinare così la vostra chioma, un’alternativa valida e non permanente è quella di applicare delle maschere liscianti. Le maschere, che possono trovarsi sia nei negozi specialisti del capello ma anche create da sole artigianalmente, utilizzano delle sostanze naturali che nutrono il capello e lo rendono liscio e setoso, come il cocco, il latte e diverse tipologie di olio. L’effetto è un liscio di lunga durata, almeno un paio di giorni, a patto di non lavare i capelli in quei giorni. L’unico svantaggio, però, è che per chi ha i capelli ricci o molto crespi non otterrà un effetto liscissimo, ma si limiterà a sgonfiare un po’ la propria capigliatura vaporosa.
Stiratura capelli permanente
Se siete stanche di stirare i capelli ogni giorno potete optare per una stiratura permanente, che utilizza delle sostanze chimiche per modificare la struttura del capello e renderlo liscio per diversi mesi. Il principio è lo stesso della permanente riccia, solo che l’effetto è opposto (liscio), ed è per questo che spesso la stiratura capelli permanente viene chiamata “contropermanente”.
Stiratura permanente alla cheratina
Uno dei metodi permanenti per stirare i capelli la stiratura alla cheratina, un elemento naturale non troppo aggressivo che può durare anche 3-4 mesi. Mentre le stirature non permanenti, una volta raggiunta una certa manualità, possono essere eseguite a casa propria facilmente, la stiratura alla cheratina può essere fatta soltanto dal parrucchiere. È infatti una tecnica particolare, rischiosa per la salute del capello se svolta senza esperienza, che dura dalle due alle tre ore di applicazione. Se applicata bene, però, la cheratina non rovina affatto il capello, anzi: lo ripara e lo protegge, donando alla vostra capigliatura una piega liscia e setosa. La cheratina è una proteina contenuta nei residui di cisteina, una sostanza naturale contenuta nel nostro organismo. Ricca di zolfo, la sua struttura a livello cellulare rende la cheratina molto resistente. Quindi la cheratina non è una sostanza artificiale: anzi, i nostri stessi capelli sono fatti di cheratina, e quando questi sono rovinati, secchi e tendono a spezzarsi, vuol dire che abbiamo una carenza di questa sostanza sulla nostra capigliatura. La stiratura alla capigliatura dura dai due ai tre mesi, e non contenendo sostanze nocive per il capello, non ne rovina la struttura (anzi, come specificato prima, la nutre e ripara).
Stiratura permanente brasiliana
La cheratina viene utilizzata anche nella famosa tecnica di stiratura brasiliana, ma i due metodi non sono affatto comparabili. La stiratura brasiliana, infatti, è più duratura (fino a 5-6 mesi), ma anche più aggressiva sulla struttura del capello. È vero che utilizza sempre la cheratina, che non è affatto nociva per la capigliatura, ma per fissare il tutto a lungo tempo è necessaria la formaldeide, una sostanza che penetra in profondità nella fibra capillare del capello. La stiratura brasiliana, detta anche stiratura di cheratina brasiliana poiché utilizza questa sostanza come ingrediente principale, è adatta per chi vuole una stiratura permanente la più naturale possibile. Infatti, il capello rimane morbido ed elastico. Rispetto alla stiratura giapponese, che vedremo tra poco, la stiratura brasiliana riesce a lisciare evitando che i capelli si increspino. La stiratura, una volta fatta, dura dalle 4 alle 8 settimane, dopodiché sul capello permane l’effetto anticrespo e si mantiene setoso, ma non perfettamente liscio: se si è naturalmente ricci, dopo l’ottava settimana si tornerà ricci, ma con ciocche ben definite ed elastiche.
Stiratura permanente giapponese
La tecnica giapponese di stiratura utilizza delle altre sostanze chimiche per stirare il capello, in modo più duraturo e con un effetto ultraliscio. La tecnica, inventata dalla famosa hairstylist giapponese Yuko Yamashita, viene per questo chiamata anche Yuko System. Necessita di una procedura di applicazione molto lunga, di circa quattro ore, e si suddivise due fasi. Nella prima fase, si utilizzano diversi prodotti per rigenerare il capello, tra cui cheratina, proteine della seta e collagene. Massaggiata a lungo, la chioma rimane avvolta in un impacco di queste sostanze per il tempo necessario a rigenerare la struttura dei capelli. In una seconda fase si procede illuminando e lisciando la chioma, applicando cere lucidanti e usando phon e piastra agli ioni negativi per stirare senza sfibrare il capello.
La stiratura prevede la suddivisione della capigliatura in ciocche molto sottili, da piastrare e asciugare individualmente. Il vantaggio di questa tecnica è che, anche se la stiratura dura circa otto ore, in seguito a questa rimarranno comunque liscissimi: i ricci scompariranno completamente, a differenza della stiratura brasiliana in cui i capelli mossi e ricci tornano presto a fare capolino sulle nostre teste, anche se più setosi e morbidi di prima. L’effetto della tecnica giapponese, infatti, è quello di un liscio molto rigido e, su alcune chiome, può risultare poco naturale. Scegliete questa tecnica solo se siete sicure di stare molto bene con i capelli ultralisci, drittissimi, senza alcuna onda naturale. La tecnica giapponese, che è la più duratura di tutte, ha anche un costo maggiore delle altre: per una stiratura di un capello medio-lungo può arrivare a costare 400 €. La scelta della stiratura permanente, tuttavia, non dovrebbe considerare esclusivamente la durata e il costo dell’effetto lisciante: fidatevi del vostro parrucchiere, fatevi analizzare il cuoio capelluto e la tipologia del capello, così che l’hairstylist possa consigliarvi i prodotti, e di conseguenza le tecniche, più adatte alla vostra unicità.
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